Come mi ha gentilmente suggerito "Nostalgico" propongo due canzoni (questa e la prossima) di Fabrizio De André.
La ballata degli impiccati di De André è ispirata ad un'altra ballata di François Villon, vissuto nel XV secolo.
Analisi del testo
Tutti morimmo a stento
ingoiando l'ultima voce
tirando calci al vento
vedemmo sfumare la luce
L'urlo travolse il sole
l'aria divenne stretta
cristalli di parole
l'ultima bestemmia detta
Prima che fosse finita
ricordammo a chi vive ancora
che il prezzo fu la vita
per il male fatto in un'ora
Poi scivolammo nel gelo
di una morte senza abbandono
recitando l'antico credo
di chi muore senza perdono
Chi derise la nostra sconfitta
e l'estrema vergogna ed il modo
soffocato da identica stretta
impari a conoscere il nodo
Chi la terra ci sparse sull'ossa
e riprese tranquillo il cammino
giunga anch'egli stravolto alla fossa
con la nebbia del primo mattino
La donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del tempo e una scoria
Coltiviamo per tutti un rancore
che ha l'odore del sangue rappreso
ciò che allora chiamammo dolore
è soltanto un discorso sospeso
Come muoversi nel blog
Nel blog trovate una canzone S&T per ogni post, con video e testo.
Di lato a destra trovate la lista degli artisti citati,
con all'inizio le etichette per tematica per distinguere le canzoni non relative alla fine di qualcosa dalla altre, così da muovervi secondo i vostri gusti.
In alto invece ci sono i link ad una serie di pagine, tra cui l'indice per autore.
Buona permanenza :D
*hostess mode off*
mercoledì 23 settembre 2009
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